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Festeggiamo Santa Lucia e la vista! 2/4


Oggi, 13 dicembre, ricorre la festività di Santa Lucia! Nei paesi del Nord e anche in alcune regioni del nord Italia è molto sentita l’usanza di ricevere dei doni in corrispondenza di questa data.

La leggenda narra che la giovane Lucia abbia fatto innamorare un ragazzo che, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi, glieli abbia chiesti in regalo. Lucia acconsente al regalo, ma gli occhi miracolosamente le ricrescono e ancora più belli di prima. Ecco perché tradizionalmente è considerata la patrona della vista e di tutti coloro che soffrono di problemi legati a questo senso.

La vista è la modalità sensoriale più raffinata che possediamo. La sua importanza è resa evidente anche dai numerosi sforzi che facciamo per vedere bene: portiamo gli occhiali da sole per far sì che i nostri occhi non siano infastiditi dalla troppa luce e ci affidiamo all’oculista se abbiamo qualche difficoltà nel mettere a fuoco ciò che ci circonda.

Già Seneca utilizzava delle sfere di vetro per ingrandire gli oggetti e si ha testimonianza dell’utilizzo di lenti da vista già dal XIII secolo. È da secoli che gli esseri umani si occupano di sviluppare strumenti per vedere sempre meglio, anche le cose più lontane con i telescopi, e le particelle più piccole della materia con i microscopi. Questo perché è soprattutto attraverso la vista che noi interpretiamo e comprendiamo il mondo che ci circonda.

Dunque come facciamo a VEDERE? Innanzitutto deve esserci luce: la pupilla si dilata e si contrae in risposta all’illuminazione per consentirci la miglior visione possibile. Ma non basta, è anche necessario mettere a fuoco, quindi vedere nitidamente. Nell’occhio abbiamo una lente che si chiama cristallino e cambia forma a seconda della distanza a cui si trova quello che desideriamo vedere. Ora che l’oggetto è illuminato e a fuoco, la retina può recepire l’immagine. Sulla retina avviene un processo affascinante e complesso, qui le radiazioni luminose elettromagnetiche vengono trasformate in stimoli elettrici e trasmesse attraverso i nervi alle cellule cerebrali. Questo passaggio è fondamentale perché è nel cervello che le informazioni sensoriali vengono coordinate e interpretate, per fare in modo che quello che vediamo non sia un cumulo di caratteristiche fisiche, ma un insieme dotato di senso. L’interpretazione della realtà è talmente importante e complessa che diverse aree del nostro cervello se ne occupano, una su tutte il lobo occipitale, che è considerato l’area visiva primaria. Qui arrivano e vengono elaborate le informazioni che passano dalla retina al nervo ottico, in un viaggio meravigliosamente complesso che dura… pochi millisecondi. Eh già, nel nostro cervello tutto accade ad una velocità incredibile, anche le operazioni più raffinate e complesse, ecco perché questo organo ci appassiona e non smette di stupirci.

Quindi non smettiamo di cercare, apriamo gli occhi ed esploriamo il mondo che ci circonda con la curiosità dei bambini! Festeggiamo Santa Lucia e festeggiamo il senso della vista!

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