è una branca della psicologia che opera all'interno della cornice giuridica. Il professionista psicologo e neuropsicologo che lavora in questo settore deve essere capace di abbandonare il suo ruolo terapeutico, essere in grado di mettere a disposizione le proprie conoscenze cliniche, testistiche, diagnostiche al fine di dare il proprio contributo per la comprensione dell’altro, portatore di un suo vissuto, un suo contesto di vita, un suo mondo relazionale.
Può essere chiesto l'ausilio di un professionista psicologo di fronte alla necessità di un approfondimento psicologico, una valutazione psico-diagnostica, un accertamento clinico o in qualità di Consulente di Parte.
Negli ultimi anni, la psicologia giuridica ha trovato una propria collocazione all'interno dell'ambito giuridico, entrando ufficialmente nelle università italiane e nella pratica forense. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla lungimiranza di alcuni professionisti che hanno compreso che per operare in tale delicato ambito risulta indispensabile:
-
avere una specializzazione tecnico-scientifica in psicologia forense, in modo da svincolarsi dagli altri ambiti della psicologia pur attingendone in maniera trasversale;
-
possedere un puntuale adeguamento alle prassi e alle metodologie già sperimentate, consolidate e riconosciute negli altri paesi, in modo da evitare la proliferazione di tecniche autoreferenziali;
-
avere la capacità di lavorare in maniera interdisciplinare con tutte le diverse figure coinvolte: Avvocati, Medici legali, Psichiatri, Assistenti Sociali, Pubblici Ministeri e Giudici, Forze dell'Ordine, Polizia Giudiziaria.
Sostanzialmente il professionista psicologo svolge attività di ausilio come perito tecnico, mediante consulenze tecniche di parte o d’ufficio, in sede sia penale che civile o parere pro veritate in ordine a eventi già accertati degni di un approfondimento attraverso una CTU.
Consulenze, Psicologia e Neuropsicologia Forense