Si può essere tristi a Natale? 3/4

Natale

Non ho voglia

di tuffarmi

in un gomitolo

di strade

Ho tanta

stanchezza

sulle spalle

Lasciatemi così

come una

cosa

posata

in un

angolo

e dimenticata

Qui

non si sente

altro

che il caldo buono

Sto

con le quattro

capriole

di fumo

del focolare

(Natale di Ungaretti, 1916)

100 anni fa Ungaretti scriveva questa poesia dedicata al Natale, era di ritorno dal fronte della Prima Guerra Mondiale: nel poeta non c'è voglia di festeggiare, la poesia, così frantumata, appare come un singhiozzo...

Natale, le feste, stare insieme, scambiarsi i doni, sono tutte occasioni, nell’immaginario comune, contornate da un alone di magia, che rievoca pensieri positivi, di gioia, unione, affetto.

Molte persone tuttavia faticano a sentirsi felici…fermiamoci a pensare: a quanti di noi è capitato di essere più nervoso, o triste? o di assistere proprio il giorno di Natale a un litigio in famiglia senza una causa chiara?

Ognuno di noi è diverso e ognuno di noi può provare emozioni e sensazioni differenti, rientra nell’assoluta normalità.

Tuttavia, in particolari situazioni, come le feste, potremmo provare: agitazione, ansia, mal di testa, problemi del sonno, variazioni del peso, senso di colpa, difficoltà a divertirsi, irritabilità, litigiosità, labilità emotiva, senso di fastidio, svogliatezza, pessimismo, senso di vuoto, timore e sfiducia verso il futuro.

Tutto questo è normale?

Ebbene si, il Natale è la festa della famiglia, ma è anche una festa legata a un periodo intenso di eventi: in poco meno di un mese ci troviamo catapultati tra luci e regali: pensiamo a cosa comprare, spesso desideriamo trovare la sorpresa giusta, nutriamo delle aspettative rispetto a cosa riceveremo, ci troviamo a condividere e a confrontarci con altre persone che potrebbero chiederci informazioni circa la nostra vita lavorativa, amorosa, sociale….In contemporanea al concludersi dell’anno, siamo portati involontariamente e inconsciamente a soppesare i risultati raggiunti, gli ostacoli incontrati, le sfide da affrontare: stiamo facendo una panoramica del nostro anno, stiamo tirando le fila.

Di fronte a cotanti pensieri, può capitare di sentirsene sopraffatti, soprattutto dopo un periodo di forte pressione, fermiamo la nostra routine quotidiana per le feste, occasione per rilassarsi e recuperare, ma anche occasione per far riaffiorare problemi e difficoltà finora apparentemente gestiti o ignorati.

Il momento dedicato al riposo e al relax diventa così occasione di riflessione.

Cosa si può fare?

Rispettarsi è il primo passo per non cadere vittima di costrizioni, malinconia, stress e tristezza. Abbassate le aspettative. Cercate il più possibile di liberarvi dall’immagine commerciale del Natale.

Se provate delle emozioni che pensate inadeguate perché negative, perdonatevi, perché è un’esperienza per voi legittima. Parlatene, perché condividendo vi libererete di un fardello, sarete più facilmente compresi e correrete minor rischio di essere attaccati. Concedetevi di poter dire di no a richieste eccessive e di prendervi del tempo per voi.

Riconoscere i nostri stati emotivi negativi è il primo passo verso il benessere.

Nella speranza che trascorriate tutti voi un piacevole Natale, un augurio dal Team NeuroImpronta! #psicologia #neuropsicologia #Trento #Cles #Tantiauguri!

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